Accatastamento di camini, stufe e caldaie: scatta l’obbligo

18 novembre 2023

stufa

Dal primo ottobre è richiesto l’accatastamento di camini, stufe o caldaie a prescindere dalla loro potenzialità.

Data di Pubblicazione

18 novembre 2023

Dal primo ottobre è richiesto l’accatastamento di camini, stufe o caldaie a prescindere dalla loro potenzialità. A prevederlo è una delibera della Giunta regionale: sono esclusi dall’obbligo i camini dismessi e quelli che rappresentano l’unica fonte di riscaldamento dell’abitazione. In questo caso il cittadino non dovrà fare la procedura di accatastamento, ma solo una auto-dichiarazione, il cui modulo è scaricabile dal sito del Siert www.siert.regione.toscana.it
È utile ricordare che qualora non si fosse ancora provveduto ad accatastare i propri caminetto, stufa o caldaia a biomasse dall’1 ottobre è comunque possibile farlo gratuitamente tramite la pagina web del Siert accedendo tramite Spid, Cie o Cns.  Il procedimento è informatizzato, rapido e intuitivo, non prevede alcuna spesa e non necessita di interventi di tecnici specializzati. Può essere fatto in qualsiasi momento e solleva il cittadino da ogni responsabilità nel caso in cui l’impianto dovesse essere oggetto di controlli. Per i cittadini che avessero problemi o difficoltà nella procedura informatica è possibile avvalersi del supporto della società regionale Arrr, a cui sono affidati i controlli. Per chiarire eventuali dubbi o per chi incontra difficoltà nelle procedure informatiche è attivo infatti il numero 800 151 822.
L’obbligo di accatastamento ha come primo obiettivo quello di conoscere il numero degli impianti a biomasse presenti nel nostro territorio e non ha alcun intento restrittivo nei confronti dei cittadini. Per questo motivo la disciplina sanzionatoria prevede, in caso si riscontri il mancato accatastamento dell’impianto, solo l’indicazione al cittadino di provvedere entro trenta giorni alla messa in regola.

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La Delibera n.222 del 06-03-2023 prevede soli due casi di esclusione dalle procedure di accatastamento:

  1. generatori a biomassa che risultino chiusi, dismessi o non in funzione, da considerarsi quindi al pari di elementi/complementi di arredo.
  2. generatori a biomassa di potenza nominale inferiore a 10 kW utilizzati in maniera occasionale e saltuaria, individuabili nei soli casi in cui nell'abitazione non sia presente nella stessa unità immobiliare un ulteriore generatore per il quale sussista obbligo di accatastamento. In altre parole, puoi per adesso non accatastare il tuo camino se in quella casa non ci sono altri impianti termici (caldaie, stufe etc etc).

Se ti trovi in una delle 2 situazioni sopra richiamate puoi trasmettere una "auto-dichiarazione" compilando il modello disponibile al link https://siert.regione.toscana.it/documenti/dichiarazione_sostitutiva-09-10-2023.pdf ed inviare una mail a questo indirizzo esonerobiomasse@regione.toscana.it. Ricorda di allegare anche un documento di identità (fronte/retro).

Ricorda: una auto-dichiarazione, ai sensi del DPR 445/2000, è un atto che ha valore legale. Le dichiarazioni mendaci sono punite ai sensi dell'art. 76 dello stesso DPR ai sensi del codice penale.